Muri incompiuti e muri abbattuti

Scoprire arte e cultura di un popolo che da decenni resiste, per trovare un modo per costruire insoliti incontri con la nostra.
Era uno degli obiettivi con cui abbiamo costruito il progetto. La situazione critica degli ultimi giorbi qui a Diyarbakir, peró ha impedito di completare il lavoro. Il centro culturale Dicle-Firat (Tigri ed Eufrate) situato nella città vecchia, è da giorni in raggiungibile.

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Il coprifuoco imposto dal governo turco ferma la vita di una parte di città. Anche la vita culturale e artistica, quanto meno nella sua materialità. Il murales progettato assieme al Dicle-Firat resta così incompiuto. In una chiacchierata tra Rouge e alcuni rappresentanti del centro si era pensato un dipinto che avesse al suo interno diversi elementi con un unico filo conduttore: l’importanza di continuare a promuovere l’arte e la cultura anche in presenza e in risposta alle violenze quotidiane.
Il muro incompiuto testimonia con tristezza la morte e la violenza che l’oppressione produce.
L’opera avrebbe dovuto contenere quattro elementi: l’immagine di Nabu, dio della scrittura e della saggezza,le torri di Diyarbakir con le mura in parte distrutte da un folle progetto urbanistico del recente passato, il ritratto di Heval Saryà, danzatrice e martire della resistenza curda ed infine il contributo del nostro Rouge, con il suo tipico personaggio verme che indossa una maglietta con il motto “Foreign painter”.
La fotografia racconta l’opera incompiuta al quale hanno lavorato Rouge insiema a Yesim, insegnante d’arte attiva nel centro.
L’altro artista della carovana, Junior Sprea, non è riuscito neppure ad iniziare i lavori comuni con i musicisti del quartiere.

Questi ultimi giorni ci siamo scontrati con un’accelerazione crescente di tensioni e divieti che hanno limitato la nostra agibilità, come narrato qui sopra.
Oggi abbiamo voluto dedicare queste righe al lato artistico del progetto. Potete comunque trovare i nostri contributi delle ultime ore, con gli aggiornamenti politici dal Kurdistan, ai seguenti link:

Il Manifesto

Radio Onda d’Urto

– Carmilla On Line

Radio Popolare

Rojava resiste – cuori e mani per il Kurdistan

Amed, 13 ottobre